IL COMUNE DI MILANO DICE NO A PUBBLICITA’ SESSISTE MA QUALCOSA NON TORNA



I fatti: 

Il 28 giugno, la giunta di Pisapia ha varato una delibera che contrasta la pubblicità sessista, attraverso la quale,“rafforza il proprio impegno affinché i cartelloni pubblicitari siano ispirati sempre ai criteri di rispetto delle Pari Opportunità tra donne e uomini e di corretta rappresentazione dell’identità di genere, lontano da stereotipi avvilenti per la dignità delle persone.”

Molto bene ! parole bellissime

 Ma qualcosa non torna...  Capita.

Anche se non dovrebbe capitare ad uno dei Comuni più progressisti d’Italia.

C’è un punto che definire “controverso” è un eufemismo.
E' il punto in cui si descrivono da ritenere discriminatori e offensivi i messaggi pubblicitari che diffondono:

immagini volgari,indecenti, ripugnanti, devianti da quello che la comunità percepisce come " normale" tali da ledere la sensibilità del pubblico


La parola “ normale” è discriminatoria e la percezione della 
normalità” è arbitraria.

E’ partita una lettera indirizzata al sindaco Pisapia a firma di attiviste affinché questo secondo punto della delibera venga eliminato.
Molti sono i blog di genere milanese e non solo ad interessarsi alla questione:

Ambrosia, Politica Femminile, Arcipelago Milano, Un altro genere dicomunicazione.

Seguiamoli.

Vogliamo continuare a vedere (sempre più) pubblicità come queste: